Macramè

Macramé è un merletto creato secondo un’antica tecnica marinara con filati intrecciati e annodati tra loro, senza l’ausilio di aghi o uncini.

Precedentemente caduto nell’oblio più totale, solo da qualche anno questo tipo di lavorazione è ricomparso come novità conquistando rapidamente un posto importante tra i lavori femminili, grazie alla varietà di motivi che permette di eseguire e alla robustezza delle opere realizzate.

I motivi che compongono il merletto nascono infatti da una sapiente disposizione di nodi e avvolgimenti.

A seconda del diametro della corda impiegata, il prodotto della lavorazione è destinato ai più diversi utilizzi, dall’abbigliamento alla tappezzeria.

Il termine deriva dalla lingua araba mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto per il capo ricamato che, come molte altre parole mediorientali, è entrato a far parte della lingua ligure importata dai marinai che dalle colonie oltremarine approdavano al porto di Genova o in qualche altro scalo della Liguria.

Vi sono vari nodi per fare il macramè:

  • nodo semplice
  • nodo piatto, con tutte le varianti, doppio mezzo nodo
  • nodo cordoncino